Attice Giorgio Armani pubblicità si alla vita con Foto - Testimonial Spot Pubblicitario Giorgio Armani 2016

Avete appena visto lo spot pubblicitario Giorgio Armani di si alla vita e volete conoscere come si chiamano i protagonisti della pubblicità? Di solito ogni spot ha una modella, modello, attore o attrice come protagonista, a volte anche una o un cantante o qualche personaggio famoso, e la maggior parte hanno anche una bella canzone come colonna sonora. Vedremo qui la modella Giorgio Armani si alla vita e il modello.

Per quanto riguarda la musica, vi abbiamo già parlato della canzone pubblicità di Giorgio Armani si alla vita (nella pagina trovi anche il video dello spot pubblicitario), mentre a seguire trovate tutti i dettagli, quindi i nomi, dei protagonisti, testimonial.

Vedi anche: pubblicità Giorgio Armani - archivio testimonial, canzoni e musiche usate.

Pubblicità Giorgio Armani si alla vita modella/modello testimonial: ecco come si chiamano e chi sono

Nella pubblicità "Giorgio Armani si alla vita", sì ai sogni, sì alla libertà, sì alla vita...
Sì, la nuova fragranza luxury di Giorgio Armani, è un chypre moderno, un inno alla femminilità contemporanea. Cate Blanchett, testimonial d'eccezione, interpreta magistralmente questo ideale nel primo spot promozionale diretto da Anne Fontaine.


Attice Giorgio Armani pubblicità si alla vita con Foto - Testimonial Spot Pubblicitario Giorgio Armani 2016


Andiamo quindi a vedere come si chiamano i testimonial che Giorgio Armani ha scelto per la pubblicità si alla vita.

Modella Giorgio Armani si alla vita: ecco il nome della testimonial

La modella della pubblicità Giorgio Armani si alla vita si chiama Cate Blanchett e a seguire trovate qualche informazione e le foto.

Catherine Elise Blanchett, conosciuta come Cate Blanchett (Melbourne, 14 maggio 1969), è un'attrice australiana.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui due Premi Oscar, tre Screen Actors Guild Awards, tre Golden Globe, tre Premi BAFTA, e una Coppa Volpi al Festival di Venezia. Si è imposta all'attenzione internazionale per il ruolo di Elisabetta I d'Inghilterra in Elizabeth (1998), per il quale ha ottenuto la sua prima nomination agli Oscar. Nel 2005 vince l'Oscar alla miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione di Katharine Hepburn in The Aviator di Martin Scorsese, mentre nel 2014 si aggiudica l'Oscar alla miglior attrice per Blue Jasmine di Woody Allen. La Blanchett è stata candidata sette volte agli Oscar, ha anche ricevuto la nomination per Diario di uno scandalo (2006), Elizabeth: The Golden Age (2007), Io non sono qui (2007) e Carol (2015). È stata nominata Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere dal governo francese nel 2012. Nel 2015, è stata insignita dal Museum of Modern Art e ha ricevuto il BFI alla carriera in riconoscimento del suo eccezionale contributo al settore del cinema. Catherine Elise Blanchett nasce a Melbourne (Australia) il 14 maggio 1969. Ha un fratello maggiore ed una sorella minore. Figlia di June Gamble e Robert DeWitt Blanchett, suo padre morì d'infarto quando lei aveva solo 10 anni. Dopo aver studiato danza e pianoforte, all'età di 18 anni, durante un viaggio in Egitto, partecipa come comparsa in un film arabo sul pugilato e decide di intraprendere la carriera di attrice. Frequenta il "Sydney's National Institute of Dramatic Arts (NIDA)" e recita in teatro e in alcune serie televisive, fino ad approdare sul grande schermo nel 1997 con Paradise Road di Bruce Beresford.
Raggiunge un buon successo di critica e pubblico nel 1998 con Elizabeth, di Shekhar Kapur, con cui ottiene il Golden Globe come migliore attrice drammatica e una candidatura all'Oscar. Nel 1999 recita nell'adattamento cinematografico della commedia di Oscar Wilde Un marito ideale, a fianco di Rupert Everett e Julianne Moore e ha dei ruoli secondari in Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella e The Man Who Cried - L'uomo che pianse di Sally Potter con Christina Ricci e Johnny Depp. Nel 2001 è la protagonista di The Gift, di Sam Raimi e recita nella commedia Bandits, accanto a Bruce Willis e Billy Bob Thornton, ma entrambi ricevono una fredda accoglienza da parte del pubblico. Al contrario, la trilogia de Il Signore degli Anelli del regista Neozelandese Peter Jackson, dove interpreta Galadriel, è un enorme successo di pubblico e critica.
Cate viene inoltre molto apprezzata in Charlotte Gray e Heaven e riceve una candidatura al Golden Globe per la sua interpretazione in Veronica Guerin - Il prezzo del coraggio di Joel Schumacher. Nel 2004 viene scelta da Martin Scorsese per interpretare Katharine Hepburn in The Aviator, per cui ottiene l'Oscar come migliore attrice non protagonista nella cerimonia del 2005. Nel 2006 è al cinema con Diario di uno scandalo, del regista inglese Richard Eyre a fianco di Judi Dench (entrambe ricevono una candidatura agli Oscar) e Babel a fianco di Brad Pitt. Del 2007 è Intrigo a Berlino, firmato Steven Soderbergh, che annovera nel cast anche George Clooney e Tobey Maguire. Ha di nuovo indossato gli abiti della Regina Elizabeth d'Inghilterra, diretta nuovamente da Shekhar Kapur, in Elizabeth: The Golden Age, sequel del film che l'ha consacrata. L'attrice è inoltre l'unica donna dei sei attori che interpretano Bob Dylan nel film Io non sono qui del 2007, e per questa sua interpretazione ha ricevuto la Coppa Volpi alla 64ª Mostra del cinema di Venezia e un Golden Globe. Ha vinto la Coppa Volpi come migliore attrice. Tuttavia, ella non era presente alla manifestazione (né per la presentazione del film, né per il ritiro del premio). La Coppa, in quell'occasione, fu ritirata per lei dal compianto Heath Ledger, anch'egli attore nel medesimo film. Agli Oscar 2008 riceve due candidature, una come miglior attrice protagonista per Elizabeth: The Golden Age, e l'altra come miglior attrice non protagonista per Io non sono qui, non riuscendo però a portare a casa nemmeno una statuetta. Il 5 dicembre 2008 riceve la sua stella nella Hollywood Walk of Fame. Ha interpretato il ruolo dell'Agente Irina Spalko nel kolossal Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo diretto da Steven Spielberg. Ne Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher, è protagonista insieme a Brad Pitt.
Dopo aver diretto, durante le scuole superiori, un riadattamento teatrale del libro Non si uccidono così anche i cavalli? dello scrittore statunitense Horace McCoy, Cate Blanchett debutta ufficialmente come regista teatrale nel 2006, quando dirige, per la compagnia teatrale di Sydney, l'opera Una specie di Alaska del drammaturgo inglese Harold Pinter. Nel 2007 dirige Blackbird dello scrittore scozzese David Harrower, mentre nel 2008 dirige Robyn Nevin ne L'anno del pensiero magico, opera autobiografica della scrittrice statunitense Joan Didion.
Il 29 dicembre 1997 sposa il drammaturgo, sceneggiatore e regista australiano Andrew Upton, conosciuto l'anno prima sul set di uno show televisivo. La coppia ha tre figli: Dashiell John (2001), Roman Robert (2004) e Ignatius Martin (2008). Nel marzo 2015 conferma le voci secondo cui abbia adottato una bambina, Edith Vivian Patricia.
Blanchett è impegnata in iniziative culturali, sociali e ambientaliste, è ambasciatrice di buona volontà dell'organizzazione non governativa di sviluppo SolarAid e ha più volte collaborato con l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Nel maggio 2016, dopo una missione in Giordania nei confronti degli sfollati, viene ufficializzata la notizia della nomina dell'attrice come nuova ambasciatrice di buona volontà dall'Unhcr.

Foto modella e modello Pubblicità Giorgio Armani si alla vita: le immagini dello spot


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